Punto di ritrovo virtuale degli allievi del prof. Villarosa
giovedì 7 gennaio 2016
temi I A (racconto di paura) 12/2015
1 Poi qualc'uno se n'era uscito con quello strano gioco (AD)
2 A quel punto noi interessati alla leggenda iniziammo a girare in torno
3 Incredibile dissi a gli altri
4 A quel punto addocchiammo un buco nella recinzione e allora provammo ad avvicinarci ma inciampammo su qual'cosa
5 Pensai che era la mamma ma non entrò subito. (AnC)
6 Messi in muto la tv, mi alzai dal divano e guardai fuori dalla finestra e vidi diverse ombre.
7 Mi dissi "Magari me la sono solo immaginata" e mi sedetti affianco ad una lapide. (AP)
8 Per la strada trovai un biglietto, era il biglietto dentrata del circo "meno male che l'avevo trovato perché non avevo preso i soldi" pensai (AlC)
9 ma un rumore mi attrasse era una di quelle musiche del circo scavalcai la staccionata ed entrai cera odore di sterco
10 Accesi il telefono per farmi luce, quando alzai la testa però caddi a terra e gridai era la maschera di un pagliaccio
11 Guardai l'ora erano le 22:00 mi sarei dovuta muovere perché tra un ora sarebbe tornata mia mamma (AF)
12 Io li ho capito che non era un lui ma una lei e gli domandai
13 Allora io scappai a casa muorendo di paura e di Martina non c'è n'è stata più traccia
14 Molti ebbero paura e, da una ventina di ragazzi, rimasimo in tre (APal)
15 Io e Cioffi risposimo
16 Tutti, compreso me, risero
17 Ci nascosimo
18 Prima di arrivare al portone c'era una piccola stradina con affianco molti alberi (GA)
19 Dalla finestra visi un bambino che era seduto per terra vicino ad un cespuglio
20 I due bambini salgono le scale e videro un mobile spostarsi andarono avanti e visero del rosso ma non capirono che cosa era, era rosso come il sangue che gocciolava giu dalla soffitta salivo le scale ma era sempre più buio.
21 E da quel giorno non ci fù piu nessuno in quella casa
22 Ci girammo di scatto e vidimo il fantasma. (APan)
23 Ci eravamo divisi, io andai verso le tombe più recenti, era tutto nero come le tenebre non vedevo quasi niente, inciampai e caddi, davanti a me vidi una porta, mi rialzai lentamente e aprì la porta.
24 Mano a mano che ci avvicinavamo alla casa (GS)
25 il cielo dava l'impressione di diventare sempre più scuro e nebbioso; l'erba era fredda, bagnata e così alta che quasi non riuscivamo a vederci.
26 Entrammo in una stanza, non si vedeva niente, quindi per orientarci cominciammo a toccare i muri e sentimmo qual cosa di viscido e sentivamo i nostri piedi bloccati da mani pelose e cominciammo a sentire delle voci che sussuravano.
27 Stavo lì, in piedi, quando la fioca luce della finestrella illuminò un volto pallido come quello di un cadavere con degli occhi scuri, quasi rossi, e incorniciato da ciuffi corvini. Aveva uno sguardo malvagio e degli incisivi sporgenti. (CS)
28 In quel castello fatiscente nella quale si vociferava che fosse infestato (FC)
29 Convinti inizziammo a marciare verso il nostro obbiettivo
30 Ci affacciammo alla porta e vidimo un fantasma
31 Era una bambina con dei capelli neri come la pece e lisci; la sua pelle era bianca, quasi trasparente; gli occhi erano dei cerchi, buchi spiritati; le labbra erano rosse come il sangue; portava un vestito lungo fino alle ginocchia
32 All'inizio non volemmo andare, però ci facemmo coraggio e andammo (GD)
33 Quando arrivammo al querceto fummo molto terrorizzati perché fu molto fitto.
34 Il cancello era molto grosso, ed era anche aperto allora Luca ci chiedette:
35 All'ora Andrea sempre con voce coraggiosa "Io entro perché non ho fifa" tutti noi rispondemmo "noi non abbiamo fifa". Quindi Andrea "Se non c'è l'avete seguitemi".
36 Arrivata alla porta suonai in modo bruscho il campanello (GM)
37 Lei rise e mi disse: "In quella casa ci vivevo io e il nonno"
38 Entrai subbito
39 Uscii di corsa mi dirigei verso quella casa ma non c'era
40 Presi il cellulare e chiamai mia madre dicendogli di venire a prendere me e la nonna
41 Pensai che se mio nonno fosse stato vicino a me in quel momento non avrei avuto nessun timore.
42 nella quale si vociferava che c'era un assasino inagguato (ML)
43 E allora uscemmo dai nascondigli
44 Non capimmo subito ciò che succedeva ma poi io lo intuii significava che o me o Salvatore o Stefano però non si sapeva. A scuola si sentivano strani versi tipo un nome ma non si capiva finita scuola tornammo alla casa e fu così che...
45 Andammo li, in quella casa infestata, con la paura che ci accompagnava passo per passo. (MD)
46 Anna bussò alla porta...nessuno rispose...a un certo punto la porta si aprì da sola
47 Eravamo in dieci, di età media di undici anni (EB)
48 dalle finestre si scrutava l'interno della casa. L'interno della casa cupa, piena di ratti, ma sopra tutta nebbiosa.
49 in seguito iniziò un vento fortissimo agli occhi grigiastro
50 Da quel punto non si seppe più nulla; ma si udiscono urla in direzione del querceto.
51 Quella notte non dormii e il giorno dopo non mi aspettavo di vederli davanti al cancello della scuola pallidi come la neve, che mi salutavano e ridevano come se quel giorno non fosse mai esistito. (EG)
52 La leggenda narra che dopo aver detto 12 volte "Zentir" ti stancherai, ti addormenterai e ti risveglierai in un ospedale vicino alla chiesa. (LS)
53 Mi risvegliai in un ospedale con manate di sangue sopra le finestre e i muri; la luce si accendeva e si spegneva; camicie di forza strappate [giacevano sul pavimento]. [...] La stanza era tutta bianca come la neve. Alla fine del corridoio c'era una porta d'epoca di legno con i battenti a forma di leone.
54 Se solo ci fosse stata un'arma per difendermi mi sarei sentito molto meglio e più difeso.
55 Mentre stavamo camminando sentì un fruscio tra i cespugli e scrutai la sagoma di un'uomo spaventoso.
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