sabato 30 gennaio 2016

Andreuccio da Perugia, ovvero ridere con Boccaccio


Gli elementi biografici di Giovanni Boccaccio sono ben noti e sparsi un po' ovunque nello sterminato web, a partire da Wikipedia: risulterebbe ridondante e piuttosto inutile ripetere qui nascita, opere e morte, peraltro già presenti nei vostri libri di testo. Non è mio scopo annoiare, ancor più perché l'opera più importante di questo autore, il Decameron, ha sì, come ho detto oggi a lezione, il fine di alleviare le pene sentimentali femminili ("in soccorso e rifugio di quelle che amano, per ciò che all'altre è assai l'ago e'l fuso e l'arcolaio", si legge nel proemio), ma anche quello di far ridere, come nelle migliori commedie. E la mia idea è proprio quella di proporvi quest'opera capitale della letteratura italiana - celeberrima, letta, riletta, tradotta e riscritta- proprio con questo spirito goliardico, che credo appartenesse a quel buontempone del suo autore nel momento in cui la creò. Di farvi divertire insomma con Giovanni Boccaccio.

La prima tappa di questo percorso che vi propongo è visiva, dunque più leggera e forse immediata: un estratto dal film Decameron di Pasolini, intellettuale, scrittore, poeta, gigante della letteratura del nostro Novecento, che fu anche grande regista di lungometraggi.
Troviamo trasposta qui di seguito in modo egregio la novella V della seconda giornata, che racconta le vicende di Andreuccio da Perugia.
Per il momento non mi dilungherò sul tema della cornice , trattato abbondantemente in classe - lo farò in seguito però!-. Sappiamo però che ogni giornata ha un argomento diverso, scelto a turno da ciascuno dei dieci giovani fuggiti dalla peste che infuria a Firenze nel 1348. In questo caso abbiamo, sotto il reggimento di Filomena, al centro delle novelle "chi da diverse cose infestato, sia oltre alla sua speranza riuscito a lieto fine."
A prendere la parola e raccontare è Fiammetta che narra di Andreuccio da Perugia giunto a Napoli e "in una notte da tre gravi accidenti soprapreso"... PS Lo vedete da voi: sono solo venti minuti totali





venerdì 29 gennaio 2016

Lettere


1. Approposito la vedi ancora la Francesca?
2. Non prendere in giro gli altri, perché anche se sono offese stupide alla persona che gli e lai dette si offende
3. Mi avevi chiesto dei consigli su come fare se si è soggetti di bullismo
4. Lettera di bullismo
5. Caro Jimmy, come stai? e i tuoi amici ti prendono ancora in giro?
6. Con i miei amici vado daccordo.
7. Io non sò come ci si sente
8. Tu promettimi che non gli ascolterai
9. Ho visto un film, di recente, sul bullismo che i bambini presi in giro si vendicavano
10. Ti dò gia la risposta
11. Se un bullo ti minaccia non starli dietro
12. P.S. Non buttarti giù dalla finestra
13. Questa lettera la dedico a te
14. quando io l'ho visto mi sono detto cosa ho fatto perché ho fatto conoscere quel ragazzo al mio migliore amico
15 Se mi capita a me
16 Falli provare invidia

mercoledì 20 gennaio 2016

Viaggio di Odisseo - carta





2. I Ciconi sono un popolo leggendario localizzato sulle coste della Tracia (regione della penisola balcanica ripartita tra Grecia, Turchia e Bulgaria). Nell'Iliade appaiono come alleati dei troiani; nel canto IX dell'Odissea, invece, sono prima vittime di una razzia compiuta da Odisseo e dagli uomini presenti in origine nelle dodici navi a Ismaro, quindi, con una violenta reazione, persecutori e causa di una disastrosa ritirata del re di Itaca.

3. lotos e phago propriamente mangiatori di loto, popolo leggendario presso il quale approdò Odisseo dopo aver perso la rotta. Accolgono benevolmente Odisseo e i suoi (IX libro), ma presto il loto, misterioso alimento in grado di dare l'oblio, causerà alcuni problemi alla spedizione.

6. Giganti antropofagi presso Lamo (Formia-Lazio meriodinale?) che uccidono un messaggero di Odisseo e, a causa del lancio di alcuni massi verso le navi,  distruggono undici navi (delle dodici facenti parte delle spedizione di Odisseo).




giovedì 7 gennaio 2016

temi I A (racconto di paura) 12/2015


1 Poi qualc'uno se n'era uscito con quello strano gioco (AD)
2 A quel punto noi interessati alla leggenda iniziammo a girare in torno
3 Incredibile dissi a gli altri
4 A quel punto addocchiammo un buco nella recinzione e allora provammo ad avvicinarci ma inciampammo su qual'cosa
5 Pensai che era la mamma ma non entrò subito. (AnC)
6 Messi in muto la tv, mi alzai dal divano e guardai fuori dalla finestra e vidi diverse ombre.
7 Mi dissi "Magari me la sono solo immaginata" e mi sedetti affianco ad una lapide. (AP)
8 Per la strada trovai un biglietto, era il biglietto dentrata del circo "meno male che l'avevo trovato perché non avevo preso i soldi" pensai (AlC)
9 ma un rumore mi attrasse era una di quelle musiche del circo scavalcai la staccionata ed entrai cera odore di sterco
10 Accesi il telefono per farmi luce, quando alzai la testa però caddi a terra e gridai era la maschera di un pagliaccio
11 Guardai l'ora erano le 22:00 mi sarei dovuta muovere perché tra un ora sarebbe tornata mia mamma (AF)
12 Io li ho capito che non era un lui ma una lei e gli domandai
13 Allora io scappai a casa muorendo di paura e di Martina non c'è n'è stata più traccia
14 Molti ebbero paura e, da una ventina di ragazzi, rimasimo in tre (APal)
15 Io e Cioffi risposimo
16 Tutti, compreso me, risero
17 Ci nascosimo
18 Prima di arrivare al portone c'era una piccola stradina con affianco molti alberi (GA)
19 Dalla finestra visi un bambino che era seduto per terra vicino ad un cespuglio
20 I due bambini salgono le scale e videro un mobile spostarsi andarono avanti e visero del rosso ma non capirono che cosa era, era rosso come il sangue che gocciolava giu dalla soffitta salivo le scale ma era sempre più buio.
21 E da quel giorno non ci fù piu nessuno in quella casa
22 Ci girammo di scatto e vidimo il fantasma. (APan)
23 Ci eravamo divisi, io andai verso le tombe più recenti, era tutto nero come le tenebre non vedevo quasi niente, inciampai e caddi, davanti a me vidi una porta, mi rialzai lentamente e aprì la porta.
24 Mano a mano che ci avvicinavamo alla casa (GS)
25 il cielo dava l'impressione di diventare sempre più scuro e nebbioso; l'erba era fredda, bagnata e così alta che quasi non riuscivamo a vederci.
26 Entrammo in una stanza, non si vedeva niente, quindi per orientarci cominciammo a toccare i muri e sentimmo qual cosa di viscido e sentivamo i nostri piedi bloccati da mani pelose e cominciammo a sentire delle voci che sussuravano.
27 Stavo lì, in piedi, quando la fioca luce della finestrella illuminò un volto pallido come quello di un cadavere con degli occhi scuri, quasi rossi, e incorniciato da ciuffi corvini. Aveva uno sguardo malvagio e degli incisivi sporgenti. (CS)
28 In quel castello fatiscente nella quale si vociferava che fosse infestato (FC)
29 Convinti inizziammo a marciare verso il nostro obbiettivo
30 Ci affacciammo alla porta e vidimo un fantasma
31 Era una bambina con dei capelli neri come la pece e lisci; la sua pelle era bianca, quasi trasparente; gli occhi erano dei cerchi, buchi spiritati; le labbra erano rosse come il sangue; portava un vestito lungo fino alle ginocchia
32 All'inizio non volemmo andare, però ci facemmo coraggio e andammo (GD)
33 Quando arrivammo al querceto fummo molto terrorizzati perché fu molto fitto.
34 Il cancello era molto grosso, ed era anche aperto allora Luca ci chiedette:
35 All'ora Andrea sempre con voce coraggiosa "Io entro perché non ho fifa" tutti noi rispondemmo "noi non abbiamo fifa". Quindi Andrea "Se non c'è l'avete seguitemi".
36 Arrivata alla porta suonai in modo bruscho il campanello (GM)
37 Lei rise e mi disse: "In quella casa ci vivevo io e il nonno"
38 Entrai subbito
39 Uscii di corsa mi dirigei verso quella casa ma non c'era
40 Presi il cellulare e chiamai mia madre dicendogli di venire a prendere me e la nonna
41 Pensai che se mio nonno fosse stato vicino a me in quel momento non avrei avuto nessun timore.
42 nella quale si vociferava che c'era un assasino inagguato (ML)
43 E allora uscemmo dai nascondigli
44 Non capimmo subito ciò che succedeva ma poi io lo intuii significava che o me o Salvatore o Stefano però non si sapeva. A scuola si sentivano strani versi tipo un nome ma non si capiva finita scuola tornammo alla casa e fu così che...
45 Andammo li, in quella casa infestata, con la paura che ci accompagnava passo per passo. (MD)
46 Anna bussò alla porta...nessuno rispose...a un certo punto la porta si aprì da sola
47 Eravamo in dieci, di età media di undici anni (EB)
48 dalle finestre si scrutava l'interno della casa. L'interno della casa cupa, piena di ratti, ma sopra tutta nebbiosa.
49 in seguito iniziò un vento fortissimo agli occhi grigiastro
50 Da quel punto non si seppe più nulla; ma si udiscono urla in direzione del querceto.
51 Quella notte non dormii e il giorno dopo non mi aspettavo di vederli davanti al cancello della scuola pallidi come la neve, che mi salutavano e ridevano come se quel giorno non fosse mai esistito. (EG)
52 La leggenda narra che dopo aver detto 12 volte "Zentir" ti stancherai, ti addormenterai e ti risveglierai in un ospedale vicino alla chiesa. (LS)
53 Mi risvegliai in un ospedale con manate di sangue sopra le finestre e i muri; la luce si accendeva e si spegneva; camicie di forza strappate [giacevano sul pavimento]. [...] La stanza era tutta bianca come la neve. Alla fine del corridoio c'era una porta d'epoca di legno con i battenti a forma di leone.
54 Se solo ci fosse stata un'arma per difendermi mi sarei sentito molto meglio e più difeso.
55 Mentre stavamo camminando sentì un fruscio tra i cespugli e scrutai la sagoma di un'uomo spaventoso.


temi (I D) racconti di paura




  1. Dopo un paio di minuti nella casa sentimmo strani rumori venire dal piano di sopra, io voletti restare giù. (RT)
  2. Dopo pochi passi i miei occhi si abbituarono a tutta quell'oscurità.
  3. Allora andai dai miei amici e gli dissi: " Adesso vi libero".
  4. Allora uscì dalla casa che io chiamai "casa delle ragnatele".
  5. Il vampiro qualunque persona vedeva passare la mordeva al collo (GV)
  6. Noi, però, pur avendo ascoltato quelle storie decisimo di andare a visitare quella casa
  7. Entrammo nella casa e io visi una cosa muoversi nell'oscurità
  8. trovato l'interruttore lo accesimo
  9. Fecimo un passo indietro quando all'improvviso la bara si aprì
  10. Allora decisi di riposarmi affianco a mio padre (SV)
  11. E lì mi ritrovai in casa mia era tutto buio e lì vidi mio padre e mi disse insieme a mio fratello 
  12. Loro dissero che erano convintissimi e mi chiesero se lo ero io, io risposi (GL)
  13. Lei non rispose si alzò ed era diventata posseduta senza occhi mentre prima aveva occhi azzurri, capelli biondi, vestiva sempre elegante, mentre dopo la caduta sulla lapide scomparve tutto vestiti strappati e neri e capelli con ormai poche ciocche.
  14. Entrammo e c'era una stanza rossa con una tazzina che fluttuava, non ci stavamo preccupando più di tanto e andammo a vedere le altre, una più paurosa dell'altra addirittura in una stanza c'era una persona impiccata con la faccia ormai viola. Un tavolo con le gambe spezzate un bagno puzzolente con odore di piedi, i muri scrostati.
  15. Entrammo nella stanza del bambino che abita prima e poi Sofia fece: "Boo". Mi terrorizzai e gli dissi che se la avrebbe fatto ancora l'avrei fatta andare nel cimitero con Greta.
  16. Lei stette zitta, ma vedemmo un'ombra terrificante però pensammo che era il proprietario ma invece sbucò una spece di fumo che prendeva forma, scappammo giu, sempre Riccardo fece scricchiolare la scala ma questa volta fece cadere due gradini allora prendemmo due bastoni di ferro e scappammo da i due mostri.
  17. Giano (un ragazzo della mia età, con degli occhiali più grossi di lui e dei capelli verdi pistacchio, era l'unico bambino che come me mangiava il burro di arachidi con la Nutella) (AN)
  18. Quando arrivammo in quella casa, anche io un po' provai paura: le finestre cigolavano e le tende si muovevano anche se non c'era un filo di vento; il prato era scuro come i capelli di Giano. Si diceva che lì un marito avesse murato viva la moglie.
  19. Lo presi per la mano sudata e cominciammo a salire su quei gradini impolverati e scricchiolanti.
  20. Io e Giano corsimo fuori
  21. "Mi dispiace, se io non ti avessi trascinato in quella terribile casa, non avremmo rischiato la vita inutilmente".
  22. Il giorno dopo la mamma morì, e la figlia scappò lontano e non si rivise mai più. (AD)
  23. pensai che se sarei rimasto vivo non melo dimenticherei
  24. presi il coltello che avevo rubato al signore brutto se in caso mi fù servito e taglia la fune, cercai di uscire dai tubi dell'aria; era tipo un labirinto di tubi, finalmente riuscì ad uscire
  25. Stava per passare dietro il cimitero e un po' tremava e ammesse per la prima volta che un po di paura c'è l'aveva. (AM)
  26. Percorremmo viali stretti, bui come una caverna infestata dai pipistrelli, cimiteri con l'erba bruna, fiori appassiti[...] Finalmente arrivammo davanti alla casa diroccata. Ad alcune finestre mancavano i vetri; al tetto mancavano delle tegole e una parte di portone era per terra. (LF)
  27. -"Dove stai andando fifone! Restando uniti possiamo provare ad entrare in questa casa e a dimostrare che non esiste nessun mostro! Nina convincilo tu!" 
  28. Se fosse stato per Luca saremmo già scappati tutti di corsa!
  29. Questo gioco si chiama Felix, e se leggerai questa lettera, dovrai giocarci obbligatoriamente  (ME)
  30. Quando mostrai il gioco ai miei amici dissero tutti insieme: "Ma che razza di gioco è?"- e io li risposi: "è l'unica cosa che sono riuscito a trovare"
  31. Allo scoccare la mezzanotte apparve un mostro
  32. Entravamo così spaventati che urlammo: "Se saresti al nostro posto non resisteresti neanche un giorno"
  33. quando all'improvviso sentimmo chiudere un cancello, era il custode che stava chiudendo (SL)
  34. Improvvisamente vedemmo che cadde un'altra fotografia e sentimmo pronunciare i nostri nomi.
  35. La casa all'interno ci sembrava normale ma appena ci appoggiammo al muro ci accorsimo che c'era la muffa
  36. Allora io e le mie amiche appena uscimmo dalla casa e ci cominciammo a condurre verso l'uscita, siccome ci accorsimo che stava arrivando l'alba e tra poco i cancelli avrebbero aperto, rimasimo li davanti
  37. Prima di andare incontramo Anna gli chiesimo se voleva venire e le rispose che avrebbe subito chiamato la madre per avvisarla della sua andata in quella casa e gli disse: "Mamma! Ciao. Posso andare con i miei amici?" (GM)
  38. In tanto Kevin e Chiara stavano preparando un piano
  39. A questo punto caddi sull'erba ed il lupo mi raggiunse; per un attimo mi si fermò il cuore; chiusi gli occhi e pensai: -"E' forse giunta la mia ora? No, devo reagire!" (VR)
  40. Entrammo e accendemmo una candela, e si intravisero delle scale. (SB)
  41. -"Perché ai chiuso la porta?". Dissimo in coro.
  42. Il maniaco era: alto, snello, con i capelli neri, e gli abiti tutti rotti e insanguinati. Il maniaco si girò un attimo e noi sfruttammo il momento per uscire sul retro.
  43. Andammo a chiedere ai nostri amici se volevano venire, alla fine accettò: Giorgia, Camilla, Chiara, Luca, Kevin, Gabriele e infine Elena (SL)
  44. Tutti andammo a letto dal primo all'ultimo, noi bambini dopo che i genitori andarono a dormire, misimo delle trappole nella casa; e presimo alcuni oggetti per proteggerci e ne misimo alcuni ai nostri genitori.
  45. Poi vennero Luca, Kevin e Gabriele con delle aspirapolveri dicendo
  46. Provammo ad entrare e trovammo un quadro gigante con delle macchie di sangue dove rappresentava un teschio con un'ascia. (OA)
  47. C'era un cimitero con le lapidi storte, il prato pieno di erbacce e l'erba era molto alta. (GG)
  48. Corsimo subito da lei e la vidimo, era Giada, sdraiata sul pavimento, era morta.
  49. La mamma disse- vedrai ti piacerà è una bellissima villa -(io risposi) "Vedremo se mi piacerà"- (mia mamma) "ti piacerà di sicuro" (NF)
  50. In quella notte mi svegliavo continuamente ma ad un tratto qualcuno  mi svegliò ma non vedevo nessuno ma qualcuno mi aveva svegliatone ero sicuro, non riuscivo a chiudere occhio ogni rumore mi svegliavo. Il giorno dopo quando mi svegliò [...]
  51. Dopo tanti giochi comminciammo a rincorrerci poi ad un tratto mi chiama mia madre (AP)
  52. Dopo di me avevano giocato John che era: alto, robusto, aveva i capelli neri con un ciuffo che li scendeva sulla faccia; (GT)
  53. avevano detto di aver paura delle: piante rampicanti, dei pipistrelli e dei ragni.
  54. illuminai la chiesa con la torcia nel muovere la torcia illuminai la testa di un clown
  55. A casa con me c'era mia sorella Ginevra. Ginevra aveva i capelli lunghi, biondi e lisci. (GF)
  56. Alle dieci andammo al cimitero ma vidimo nessuno
  57. Gli amici non vedendo che Matteo non era ritornato, iniziammo a cercarlo gridando a squarciagola (EP)
  58. Gianluca un amico lo trovò, chiamò me e tutti i miei amici dicendo: "Ragazzi lo trovato".
  59. Mentre lo aspettavamo ci resimo conto che non tornava da due ore, era pure tardi.
  60. Io e i miei amici corremo a casa propria dicendo la notizia
  61. Il giorno dopo decidemmo di ritornare al cimitero soprannominato "il cimitero dei morti".
  62.  Erano molto viscidi e mollicci, avevano una sostanza molto velenosa che se gli toccavi diventavi uno di loro. (DD)
  63. Convinsi i miei amici di giocare a nascondino. Si era fatta mezzanotte, i miei amici scapparono e rimasi soltanto io e Kevin.
  64. Kevin disse che va bene
  65. Entrammo silenziosamente , non sapevamo se era un lupo, un troll o qualcosaltro. 
  66. Sentemmo qualcosa sbattere
  67. -"Certo mi fà molto piacere"
  68. Era molto buio allora la Chiara, da sempre intelligente, portò con sé le candele.
  69. Gli chiesimo dove le avesse comprate 
  70. Il perterra era fangoso
  71. Quando fù risalita dovevamo salvare le altre
  72. in quella casa fatiscente nella quale si vociferava che, nel retro, coperto dagli alberi del giardino, si trovasse un santuario, fatto erigere dal padrone per suo figlio, investito e ucciso da un guidatore ubriaco e mezzo cieco. (DG)
  73. Sulle pareti c'era una stoffa di colore verde con dei simboli rossi e gialli e una grande scale che scricchiolava.
  74. Poi dì sei volte mostro di Carreshlik (GF)
  75. Ma io ero molto spaventata così non accettai