giovane in armi, rappresentata con elmo, lancia e
scudo (divinità guerriera) - egida. Atena è anche
protettrice delle città, delle arti, personificazione
della ragione e della sapienza e il suo epiteto è
Pallade, ovvero vergine. La sua figura è
importantissima: nell'Iliade combatte a fianco degli
Achei; nell'Odissea aiuta Odisseo a ritornare a
Itaca; protegge Eracle in battaglia.
Ἀφροδίτη (Afrodite): è dea dell'amore, della bellezza e
della fertilità; certamente è da annoverarsi tra una delle
divinità maggiori della religione greca. Da Omero
sappiamo che è figlia di Zeus e Dione, moglie di Efèsto e
amante di Ares e di Anchise (da una relazione con
quest'ultimo nascerà il leggendario Enea). A Roma viene
identificata con Venere. Botticelli (Uffizi)
Le MUSE sono note come le cantantrici divine,
intervengono in questa veste in tutte le grandi feste
degli dei. In generale, sono fonte d'ispirazione poetica e
presiedono il pensiero sotto tutte le sue forme
(eloquenza, saggezza,storia, matematica). A ogni musa è
attribuita una determinata funzione:
CALLIOPE : poesia epica
CLIO: storia
ERATO: lirica corale
EUTERPE: arte del flauto
MELPOMENE: tragedia
POLINNIA: pantomima
TALìA: commedia
TERSICORE: lira e danza
URANIA: l'astronomia
Ἀπόλλων (Apollon) figlio di Zeus e della dea
Latona, è la più importante divinità greca dopo
Zeus. Dio della luce, della musica e
dell'ispirazione poetica. Per queste
caratteristiche ha spesso l'appellativo di
MUSAGETE, ovvero guida delle Muse. Dal V
secolo a.C. è identificato con il Sole, da qui
l'appellativo "febo", splendente, puro. Luogo a lui
sacro per eccellenza fu il santuario di Delfi, in cui
era presente il celebre oracolo. Tra i molti miti a
lui collegati, va ricordato l'amore per Dafne, che
gli si sottrasse con la fuga e pregò di essere
aiutata da sua madre Gea; questa l'accontentò e
la trasformò in alloro e ad Apollo (vittima di
Eros/Cupido) non rimase che abbracciare la
pianta che egli dichiarò sacra al suo culto e
segno di gloria imperitura
Un giorno Zeus vide la bella Europa mentre
giocava sulla spiaggia di Sidone (Libano) e se
ne innamorò perdutamente. Il mito vuole che
per conquistarla Zeus si trasformò in un toro
bianco e le si mise ai piedi. Questa all'inizio ne
fu spaventata, ma poco dopo lo prese ad
accarezzare fino a che il toro riuscì a
prenderla sulla groppa e a raggiungere Creta.
Nell'isola, Europa diede alla luce tre figli, tra i
quali Minosse, mitico re di Creta.
Poseidone si vendicò del fatto che Minosse
non gli avesse sacrificato un toro, facendo
nascere dalla moglie Pasifae un essere
mostruoso, il Minotauro. Per questi Minosse
fece costruire dall'artista ateniese Dedalo un
labirinto dal quale fosse impossibile uscire.